Paris

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Sara' stata la presenza di un amico con la fidanzata dal nome francese e l'ottima pizza ( lievitata 48 ore e fatta con impasto con lievito madre, una delizia!) in compagnia , mangiata alla Brasserie di via Lagomaggio ma ieri sera hanno iniziato a rimbalzarmi nella testa i numerosissimi ricordi che mi legano a doppio nodo alla capitale Francese.Doppio nodo poiche' una piccola fetta della mia piccola famiglia sta' proprio li' , nel 18th arrondissement, ai piedi della Chiesa del Sacro Cuore, in quel quartiere che unitamente a Montparnasse  ha visto deambulare sui suoi marciapiedi, con fare incerto, alcuni tra i piu' significativi pittori e poeti maledetti che hanno sicuramente contribuito a donare un fascino particolare a questa piccola parte di citta' che attira piu' di ogni altra turisti che col naso all'insu' guardano le pale del Moulin de la Galette, piu' piccole di quelle del piu' noto Moulin Rouge, ma altrettanto gloriose , avendo visto passare alcuni tra i piu' importanti attori francesi dal dopo guerra ad oggi che sedutisi ai divanetti del suo ristorante, gustavano ostriche tra un complimento e una rosa rossa regalata all'amata di turno.
A Parigi anche oggi, ci si puo' tuffare in un'atmosfera che risultera' subito ai novelli visitatori alquanto romantica e non e' banale sostenerlo, anche magica.
Romantica perche' sono innumerevoli gli scorci da film che ritroverete passeggiando lungo i viali alberati, fiancheggiando la Senna e avendo sempre a portata di bocca, un bistro' o una brasserie dove fare una indispensabile pausa. Si, perche' a Parigi si cammina da morire!
Ricordo ancora una delle prime volte che mi recavo a trovare mia zia e lei ad ogni mia replica della domanda "quanto manca per arrivare" , mi rispondeva "5 minuti", e lo rispondeva circa per la decima volta.
Camminare...camminare...camminare...per giungere al mercato delle pulci, e girare tra le bancarelle , facendo attenzione a non pestare le coperte stese a terra e piene di oggetti. Un mercato, all'epoca, non ancora invaso da zingari e cinesi che purtroppo ne hanno un po' ofuscato la tipicita'
Sedetevi per favore nei tradizionali bar, posizionati a lato di ogni rotonda cittadina, e gustatevi un Pastis, bevanda al gusto di anice che oramai si trova in qualsiasi nostro supermercato ma che vi assicuro, sorseggiata attorno ad un piccolo e rotondo tavolino di formica, con ancora i bicchieri di chi vi ha preceduto, ha tutto un'altro sapore.Il vero sapore di Parigi.
Parigi, dove potreste girare per ore in mutande senza che nessuno vi dica nulla,e non perche' i parigini non abbondino in bigottaggine, ma piu' semplicemente perche'difficilmente se ne accorgerebbero ,sempre di corsa, sempre intenti a superare qualcuno, troppo lento, sulle scale che portano alla metro'.
Questa si che e' una metropolitana!!
E infine gustatevi , scegliendo tra decine di misure e provenienze( tutte francesi si intende) le ostriche, esposte fuori dei ristoranti su apposite bancarelle, sorvegliate da preparatissimi addetti che dopo avervi fatto accomodare all'interno del locale, davanti ai vostri occhi vi apriranno le conchiglie facendovi sorridere, sicuro preludio di una soddisfacente esperienza gastronomica.

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